Obiettivi smart

Ovvero Obiettivi Intelligenti. Il primo modo per cominciare a lavorare su un obiettivo è assicurarsi che esso sia raggiungibile e quindi ben definito. Il metodo S.M.A.R.T. è stato sviluppato da Peter Druck nel 1954 e con i suoi 5 criteri ci aiuta nel processo di scelta dell’obiettivo.

Ci sono diverse traduzioni, io vi propongo quella che negli anni mi ha maggiormente convinto:

S = Specifico – definito e tangibile, non vago
M = Misurabile – espresso numericamente o attraverso comportamenti osservabili
A = Ambizioso – che motiva ed entusiasma
R = Realistico – che tiene conto delle vostre forze, delle risorse e dei limiti
T = Temporizzato – entro quando?

Cinque elementi che ci tengono lontani da obiettivi vaghi come “vorrei essere felice”, “vorrei una promozione”, “vorrei ridurre lo stress”!

In aggiunta a questi criteri c’è un’altra domanda fondamentale che val la pena porsi:

L’obiettivo è sotto il mio controllo? Non possiamo controllare azioni o pensieri di altri. Alcune cose semplicemente non possono essere governate direttamente.

La chiarezza della meta e l’attenzione nell’organizzarne lo sviluppo fa la differenza tra un risultato parziale o incompleto ed un risultato ottimale.

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